Attività di matching per l’autismo – abbinamento di oggetti – 2 – Guide e aiuti
Riprendiamo, qui, il video dell’attività di matching per l’autismo per illustrarvi quali tipi di aiuti possiamo fornire al bambino o ragazzo per favorire l’acquisizione di questa abilità.
Gli aiuti e le guide nell’ambito del trattamento comportamentale ABA vengono definiti prompt e ci permettono di aiutare il bambino a sviluppare l’abilità, in questo caso che impari ad abbinare oggetti identici tra loro.
I bambini o ragazzi con autismo o disabilità intellettiva necessitano di aiuti ben strutturati e calibrati al loro livello di abilità.
All’inizio dell’attività senza fornire degli aiuti il bambino o ragazzo non saprà come e cosa fare/ in quanto ancora non ha l’abilità ma vogliamo andare a costruirla.
ATTIVITÀ DI MATCHING PER L’AUTISMO – COME SCEGLIERE LE GUIDE E QUALI SONO LE PIU’ ADATTE
La scelta del tipo di prompt (o aiuto) solitamente viene fatta in base al livello di difficoltà del bambino, alle sue caratteristiche e al tipo di attività prevista.
In un’attività di abbinamento di oggetti, gli aiuti che da protocollo vanno forniti sono la guida fisica, la guida fisica parziale e l’aiuto gestuale.
Nel video vi guiderò in dettaglio su come implementarli e gradualmente ridurli per rendere autonomo il bambino nello svolgimento di un’attività di matching per l’autismo che serve a porre le basi delle abilità visuopercettive.
In ordine vedremo:
- LA GUIDA FISICA TOTALE che possiamo fornire nel caso di grosse difficoltà ad abbinare l’oggetto;
- LA GUIDA FISICA PARZIALE – accompagno il polso del bambino e gradualmente poi potrò guidare solo il gomito per ridurre ulteriormente l’aiuto;
- IL PROMPT GESTUALE TOTALE dove indico la posizione dell’oggetto a cui abbinare fino a quando il bambino non abbina.
ATTIVITÀ DI MATCHING PER L’AUTISMO – VERSO L’ACQUISIZIONE DELL’ABILITÀ
Dopo aver richiesto almeno 10 volte l’abbinamento di ogni oggetto, applico il TIME DELAY che in italiano significa “ritardo di tempo”, ossia proverò ad attendere 3 secondi prima di dare qualsiasi aiuto, per osservare se l’apprendimento è avvenuto.
Nel corso del video vedremo come e quando fornire il RINFORZO per favorire l’apprendimento.
Inoltre, illustreremo due strategie per aumentare la difficoltà del compito nel corso del tempo e migliorare dunque le abilità visuo-percettive: spostare gli oggetti sul tavolo e l’aumento del numero di oggetti. Ovviamente il numero di oggetti, i tipi di prompt e i tempi richiesti per l’apprendimento saranno diversi da bambino a bambino.
Alla fine, darò un rinforzo che precedentemente il bambino avrà scelto per svolgere l’attività (in questo caso una caramella!)
ATTIVITÀ DI MATCHING PER L’AUTISMO – IL PROCESSO DI ELIMINAZIONE GRADUALE DI PROMPT E AIUTI
Abbiamo quindi visto quali tipi di aiuti si possono fornire in un’attività di abbinamento di oggetti e come implementarli in modo corretto.
Vi ricordo una cosa importante: quando scegliete il prompt più adatto alle caratteristiche del vostro bambino dovrete pianificare già, fin da subito, come andrete ad eliminarlo, perché se da un lato fornire gli aiuti facilita l’apprendimento dall’altro c’è il rischio che il nostro bambino diventi dipendente dagli aiuti, ossia che non risponda finché non arriva il prompt!
Solo quando il bambino risponderà in autonomia e in modo indipendente l’apprendimento sarà realmente avvento!
Si ricorda, inoltre, che al di là delle singole attività strutturate, il bambino o ragazzo autistico dovrebbe essere inserito in una presa in carico globale che prenda in considerazione tutte le aree di funzionamento con un trattamento riabilitativo di tipo comportamentale in linea con i principi del Metodo ABA e dell’Analisi Comportamentale Applicata.
Dott.ssa Giulia Rosato
Educatrice specializzata e terapista ABA