Puzzle ad incastro un’attività strutturata per l’autismo

Una delle prime attività strutturate per l’autismo utili a sviluppare il ragionamento visuo percettivo e l’attenzione sono i puzzle ad incastro.



Attività strutturata per l’autismo i primi obiettivi di attenzione

L’attività del puzzle ad incastro porta il bambino a dover in primo luogo osservare il pezzo alla sua sinistra e in secondo luogo spostare l’attenzione all’immagine corrispondente a destra, in questo modo la persona dovrà imparare a spostare la sua attenzione da uno stimolo A (il pezzo di puzzle) ad uno stimolo B (il suo posizionamento) in questo modo stimoliamo lo shifting dell’attenzione, prerequisito per lo sviluppo di molte altre abilità.

È possibile richiedere alla persona di mettere solo tre pezzi, in questo modo si arriva ad abbassare al minimo il livello della richiesta e quindi la persona potrà contattare il rinforzo molto presto. Questa strategia unita all’iniziale guida fisica totale della mano è molto utile in caso di bambini molto oppositivi che faticano a svolgere anche minime richieste, ricordate che potete partire anche da un solo pezzo e rinforzare subito, e a mano a mano aumentare il numero di pezzi che richiediamo di mettere.

Attività strutturate per l’autismo gli aiuti per il puzzle

I primi due aiuti che puoi fornire per favorire l’apprendimento della persona: la guida della mano o del polso. Se da tempo ormai segui i nostri video avrai imparato che gli aiuti vanno forniti nell’iniziale fase di insegnamento di un compito ma che in modo graduale vanno ridotti per favorire una sempre maggiore autonomia nello svolgimento dell’attività. La guida di indicazione è un modo per essere meno invasivi nell’aiuto, con il faremo alla persona la posizione corrispondente.

Attività strutturate per l’autismo con gradualità

Ricordate l’importanza di andare con gradualità partendo da puzzle come questo con la figura a base uguale o stilizzata e passare gradualmente a puzzle in cui non c’è una stretta corrispondenza (l’abbinamento non è presente).

Stimolare la motricità fine nell’attività strutturata per l’autismo

Questo puzzle ha i pioli ossia delle strutture che permettono di afferrare il pezzo con la presa pinza. Dunque, un ulteriore abilità che si stimola è la motricità fine, in particolare la presa pinza superiore, ossia l’opposizione pollice indice, utile al bambino per lo sviluppo di autonomie e altre abilità di vita quotidiana. Se il tuo bambino non ha l’abilità di presa pinza ma prende gli oggetti ancora a mano aperta fai un tentativo con i puzzle senza pioli o con dei pioli più grossi per iniziare a stimolare la motricità.

Ad ogni compito completato il suo rinforzo

Ricordiamo che al completamento del puzzle nella fase di apprendimento è fondamentale dare un rinforzo al bambino. E ricordate che il puzzle è un’attività che stimola in particolare il canale visivo più esso rappresenta i personaggi o gli oggetti che al bambino piacciono, più la motivazione intrinseca a svolgere il puzzle aumenterà.

Attività ad alta strutturazione e prevedibilità per l’autismo

Questa è un’attività con un’alta prevedibilità in quanto il numero di pezzi è definito e visibile e il concetto di “attività completata” è ben chiaro: ossia quando tutti i pezzi sono inseriti, dando così all’attività un chiaro inizio e fine.

Ha, inoltre, un altissimo livello di strutturazione i quanto ogni pezzo ha la sua posizione fissa, nulla cambia nella struttura e questo è un aspetto fondamentale soprattutto nelle prime fasi di strutturazione della sessione di lavoro, nei casi di severa compromissione sul versante cognitivo e comportamentale. La strutturazione, infatti, da ordine e questo abbassa di molto il livello di frustrazione e ansia che invece può risultare più alto in attività senza strutturazione.

                           Dott.ssa Giulia Rosato

Educatrice professionale

Tecnico ABA

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