Autismo e attività da proporre a scuola: la categorizzazione – un’abilità visuo-percettiva di livello medio.
Nell’articolo di oggi vi illustrerò, per disabilità intellettiva e autismo, un’attività da proporre a scuola. Come insegnare un’abilità visuo-percettiva di livello medio: dividere degli elementi in base alla loro categoria di appartenenza.
In questo caso specifico, la categorizzazione riguarderà 3 diverse classi di appartenenza: i capi di abbigliamento, gli animali e i giochi.
AUTISMO E ATTIVITÀ DA PROPORRE A SCUOLA: CATEGORIZZAZIONE – COME INIZIARE?
Quando avremo, nella routine scolastica, un momento di attività strutturata in rapporto 1:1 con il bambino, potremo proporre un’attività di categorizzazione, nel caso in cui sia necessario lavorare sulle abilità visuo-percettive.
La prima cosa da fare è rendere chiaro al bambino quello che andremo a fare nell’attività cioè imparare a dividere gli oggetti collocandoli nella loro categoria di appartenenza.
Andremo dunque ad illustrargli le tre categorie in cui dovrà andare a collocare le immagini presentate.
ATTIVITÀ DI CATEGORIZZAZIONE NELL’AUTISMO: CHE COS’È?
È importante sapere che per disabilità intellettiva e autismo, tra le attività da proporre a scuola, la categorizzazione è una funzione cognitiva fondamentale nella vita di ogni individuo.
Attraverso questa abilità siamo in grado di raggruppare mentalmente oggetti diversi in base alla loro CATEGORIA di appartenenza, alla loro FUNZIONE o alle loro CARATTERISTICHE SIMILI.
Nel video di oggi, in particolare, vediamo come sviluppare l’abilità di dividere per categoria.
Questa capacità nei bambini con autismo spesso può essere compromessa, alla fine del video, ti spiegherò come un deficit di questa funzione possa interferire con il normale processo di pensiero del tuo bambino.
AUTISMO E ATTIVITÀ DA PROPORRE A SCUOLA: CATEGORIZZAZIONE – PUÒ ESSERE UTILE A TUO FIGLIO O ALUNNO?
Se nel tuo bambino è presente un deficit nella capacità di identificare e categorizzare gli elementi questo si ripercuote in particolare sulla sua capacità di ragionamento e sull’apprendimento.
Se grazie al nostro aiuto di genitore o insegnante, nel tempo, il bambino riesce ad acquisire questa abilità cognitiva sarà avvantaggiato in particolare su due aspetti:
-Quella che viene definita ECONOMIA COGNITIVA: ossia sarà messo nelle condizioni di utilizzare un numero minore di risorse cognitive per processare un’informazione;
-La sua PERCEZIONE DEL MONDO: grazie alla categorizzazione infatti, l’ambiente che lo circonda non verrà più percepito con insieme confuso di oggetti ed elementi indistinti, ma acquisirà un sistema in cui collocare ciò che lo circonda in modo funzionale;
ATTIVITÀ DI CATEGORIZZAZIONE NELL’AUTISMO: L’IMPORTANZA DI QUESTA FUNZIONE COGNITIVA
Per farti un esempio concreto, quando ti dico pensa a dei GIOCHI nella tua mente si accede automaticamente una categoria e non devi ogni volta pensare con fatica a cosa mi sto riferendo.
Prova ora ad immedesimarti nel bambino che non ha ancora delle categorie mentali e immagina a quanta fatica fa ogni volta a recuperare dalla sua mente un elemento se questo ancora non è collocato all’interno di una categoria specifica, ecco allora che avrai percepito anche tu l’importanza di questa funzione cognitiva.
ATTIVITÀ DI CATEGORIZZAZIONE NELL’AUTISMO: A MISURA DI GENITORE E INSEGNANTE
L’obiettivo di questo video era quello di dare a te genitore o insegnante una semplice modalità per insegnare al tuo bambino a dividere gli oggetti per categorie.
Il processo di insegnamento per disabilità intellettiva e autismo di un’attività da proporre a scuola come quella della categorizzazione potrebbe risultare lungo e a volte difficile, ma nel prossimo video vi illustrerò quali aiuti potrete fornire durante l’attività per ridurre al minimo gli errori e rendere così più facile l’acquisizione dell’abilità.
Si ricorda, inoltre, che al di là delle singole attività strutturate, il bambino o ragazzo autistico dovrebbe essere inserito in una presa in carico globale che prenda in considerazione tutte le aree di funzionamento con un trattamento riabilitativo di tipo comportamentale in linea con i principi del Metodo ABA e dell’Analisi Comportamentale Applicata.
Dott.ssa Giulia Rosato
Educatrice professionale
Tecnico ABA
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