Didattica per bambini autistici: guidare l’apprendimento con i giusti aiuti/prompt
Conosci gli aiuti da fornire in un’attività didattica per bambini autistici di performance visiva?
Didattica per bambini autistici: cose da considerare prima di iniziare
È molto importante che gli insegnati di sostegno che lavorano con bambini autistici imparino a conoscere i prompt (ossia aiuti) e come fornirli in tutte le attività didattiche per autistici.
Le strategie che la scienza dell’ABA (applied behavior analysis – Metodo ABA) può fornire sono una base imprescindibile per ogni insegnante di sostegno che lavora quotidianamente con l’autismo.
Ogni volta dobbiamo svolgere delle attività che siano un valido mezzo per raggiungere degli obiettivi che ci eravamo prefissati.
Un’attività didattica per bambini autistici: la categorizzazione quale obiettivo?
Obiettivo di tale attività è migliorare la performance visiva del bambino. Si insegnerà a dividere gli item in base alla loro forma geometrica.
Dividere per categoria, caratteristica o funzione gli item è un prerequisito fondamentale per l’emergere di altre abilità visuo-percettive.
Ricordate che un prerequisito è un’abilità che necessariamente deve essere sviluppata affinché una di più complessa possa emergere.
Nel caso delle abilità di performance visiva, se una persona non sa dividere gli item in base alla loro categoria, caratteristica o funzione, con minor probabilità riuscirà a riordinare delle sequenze logiche o a completare dei labirinti.
Attività didattiche per autistici: il ruolo dei prompt/aiuti
Vedremo in dettaglio i prompt/gli aiuti che possono essere utilizzati per favorire l’emergere di questa abilità.
- prompt verbale totale;
- prompt fisico totale;
- prompt fisico parziale;
- prompt gestuale;
- time delay.
Quando l’attività viene svolta dal bambino senza errori (risposte corrette almeno 80%) l’abilità che quell’attività va a promuovere può dirsi appresa.
Ricordiamoci sempre di rinforzare il bambino quando risponde correttamente.
Attività didattiche per autistici: generalizzare l’abilità e ampliare i contenuti
Un’attività di sorting come questa può essere nel tempo usata per diverse attività didattiche pandando a personalizzare il contenuto della categorizzazione.
Ad esempio, in geometria potremmo far categorizzare le forme piane da quelle solide, in scienze dividere gli animali con in baffi, le zampe o gli artigli.
Si ricorda, inoltre, che al di là delle singole attività strutturate, il bambino o ragazzo autistico dovrebbe essere inserito in una presa in carico globale che prenda in considerazione tutte le aree di funzionamento con un trattamento riabilitativo di tipo comportamentale in linea con i principi del Metodo ABA e dell’Analisi Comportamentale Applicata.
Dott.ssa Giulia Rosato
Educatrice professionale
Tecnico ABA
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